Oggi 28 maggio si è tenuta un'assemblea aperta finalizzata alla presentazione delle nuove lauree magistrali che verranno attivate dal prossimo anno accademico.
Prima di entrare sul contenuto dei corsi in questione, abbiamo consegnato ai partecipanti un piccolo opuscolo che riporta in forma fiabesca il processo che ha portato alla costruzione della nuova offerta formativa, che tutti possono scaricare cliccando sull'immagine.
Entrando nel merito, ecco alcune considerazioni. La struttura dei corsi di laurea potete osservarla da questo link.
La lm in Psicologia Clinica e della Salute e Neuropsicologia delinea due diverse figure:
- lo psicologo in ambito ospedaliero;
- il neuropsicologo;
Purtroppo queste due figure non sono state sufficientemente integrate e di conseguenza si confermano come due compartimenti stagni che poco interagiscono tra di loro.
Gli esami del primo anno inoltre, si confermano troppo incentrati sull'ambito clinico e non sono improntati alla preparazione di entrambe le figure professionali.
La LM in Ciclo di Vita e dei Contesti delinea tre figure professionali:
- lo psicologo dello sviluppo e dell'educazione;
- lo psicologo del lavoro e delle organizzazioni;
- lo psicologo di comunità.
Questo corso di laurea è stato costruito in modo da garantire conoscenze e competenze utili per tutti i settori disciplinari rappresentati e secondo noi risulta più rispettoso di tutte le componenti rappresentate rispetto all'altro prima citato.
In generale, abbiamo sottolineato che le importanti novità di questi corsi di laurea, ovvero gli stage formativi e l'insegnamento del codice deontologico, sono stati inseriti grazie ad un assiduo lavoro negli organi da parte dei Rappresentanti degli Studenti.
Sicuramente questo scenario delinea un mezzo passo avanti rispetto alla situazione a cui eravamo abituati, ma al tempo stesso non ci consente di accontentarci in nessun modo. La fiaba che abbiamo scritto è parte integrante delle nostre valutazioni e di fatto il processo di costruzione della nuova Offerta Formativa ha macchiato il risultato a cui si è arrivati.
mercoledì 28 maggio 2014
lunedì 26 maggio 2014
T.S.O. Tanti Spazi Occupati _ Facciamoci Spazio

Durante questi tre giornate saranno organizzate alcune iniziative:
VENERDI 30:
- Inizio dell'insediamento
SABATO 31:
- Workshop alle 15.00 ---> ri-conosciamoci
- Pizzata alle ore 20.00
- Cineforum ore 21.30
DOMENICA 1:
- ColorArte ore 15
- Cena ore 20
- Cineforum ore 21.30
LE AULE STUDIO SARANNO SEMPRE APERTE!!!
evento facebook
giovedì 22 maggio 2014
Te la do io l'offerta formativa!
Mercoledì 28 maggio alle ore 14, ci troviamo tutti nel cortile della Torretta. Vi spieghiamo l'offerta formativa per il prossimo anno accademico.
mercoledì 7 maggio 2014
Facciamoci Spazio
Hai un esame il lunedì? A casa tua il fine settimana c’è confusione o semplicemente non hai possibilità di consultare qualche testo in biblioteca?Pensi: “Potrei andare a studiare all’università!”
Non puoi.
E’ usanza ormai diffusa che questo luogo sia solo adibito a seguire corsi e sostenere esami, ma questo non deve essere il modus operandi. Come studenti, non vogliamo che le nostre università siano vissute in modo mordi e fuggi: segui le lezioni e poi scappi via. Infatti pensiamo che queste debbano essere luoghi dove poter restare, dialogare e formare una propria coscienza critica, e, perché no, socializzare.
Un luogo i cui muri portanti dovrebbero essere i concetti di partecipazione, aggregazione e condivisione.
Tuttavia l’Ateneo fiorentino si muove in una direzione del tutto opposta: chiusura delle facoltà alle sei del pomeriggio, limitatissime aperture serali, chiusura totale nei fine settimana.
La battaglia per la riappropriazione dei nostri spazi,che ha visto sempre in prima linea i Collettivi delle singole Scuole e gli Studenti, continua a fronte di una scarsissima ricettività degli organi istituzionali che conferma l’ennesimo fallimento dell’Ateneo fiorentino. Tutto ciò non deve impedire di costruire un’università pubblica e libera.
Per queste motivazioni, torniamo ancora una volta, più forti e più uniti, a rivendicare l’accesso agli spazi universitari al di fuori dell’orario didattico con l’organizzazione di una serie di aperture serali e nel weekend che si terranno nelle Scuole dell’Ateneo fiorentino.
Aperture che si propongono di offrire luoghi di studio, di discussione e riflessione, così come occasioni di un accrescimento culturale sia personale che collettivo.E’ giusto pretendere una università per tutti e di tutti, in cui avere la possibilità di vivere e studiare liberamente in spazi finalmente aperti.
E’ usanza ormai diffusa che questo luogo sia solo adibito a seguire corsi e sostenere esami, ma questo non deve essere il modus operandi. Come studenti, non vogliamo che le nostre università siano vissute in modo mordi e fuggi: segui le lezioni e poi scappi via. Infatti pensiamo che queste debbano essere luoghi dove poter restare, dialogare e formare una propria coscienza critica, e, perché no, socializzare.
Un luogo i cui muri portanti dovrebbero essere i concetti di partecipazione, aggregazione e condivisione.
Tuttavia l’Ateneo fiorentino si muove in una direzione del tutto opposta: chiusura delle facoltà alle sei del pomeriggio, limitatissime aperture serali, chiusura totale nei fine settimana.
La battaglia per la riappropriazione dei nostri spazi,che ha visto sempre in prima linea i Collettivi delle singole Scuole e gli Studenti, continua a fronte di una scarsissima ricettività degli organi istituzionali che conferma l’ennesimo fallimento dell’Ateneo fiorentino. Tutto ciò non deve impedire di costruire un’università pubblica e libera.
Per queste motivazioni, torniamo ancora una volta, più forti e più uniti, a rivendicare l’accesso agli spazi universitari al di fuori dell’orario didattico con l’organizzazione di una serie di aperture serali e nel weekend che si terranno nelle Scuole dell’Ateneo fiorentino.
Aperture che si propongono di offrire luoghi di studio, di discussione e riflessione, così come occasioni di un accrescimento culturale sia personale che collettivo.E’ giusto pretendere una università per tutti e di tutti, in cui avere la possibilità di vivere e studiare liberamente in spazi finalmente aperti.
Studenti di Sinistra
Laboratorio 15
Filo da Torcere
Collettivo di Scienze
Collettivo di Polo
Collettivo di Lettere e Filosofia
Collettivo Nosmet
Codice Rosso
Rosso Malpolo
Laboratorio 15
Filo da Torcere
Collettivo di Scienze
Collettivo di Polo
Collettivo di Lettere e Filosofia
Collettivo Nosmet
Codice Rosso
Rosso Malpolo
"Miracolo" a Sant'Apollonia

Non è stato facile. Dopo oltre due anni di rivendicazioni da parte di Studenti di Sinistra e dei Collettivi delle varie Scuole, volte a riaffermare la necessità concreta degli studenti dell’Ateneo fiorentino di usufruire di spazi studio e di socializzazione, finalmente qualcosa si è mosso, a dimostrazione ancora una volta dell’importanza della partecipazione attiva da parte degli studenti che vivono l’università quotidianamente.
Il risultato parla da sé: 30 nuovi posti studio aperti invece che l’ufficio di una fondazione pseudo-pubblica. Certo, nulla di quantitativamente eccezionale, ma spesso è la qualità che conta, oltre che la prospettiva. Innanzitutto ci piace sottolineare che questa vicenda rappresenta la riaffermazione di un principio: gli spazi del DSU devono essere utilizzati effettivamente per il diritto allo studio, ovvero per dare risposta alle esigenze degli studenti. In secondo luogo, questo è il primo passo di un percorso ampio. Stiamo parlando di almeno altre 3 stanze nel solo stabile di Sant’Apollonia (1 al piano terra e 2 al primo piano) che, con lavori di messa a norma, possono divenire nuove aule studio: le abbiamo sempre rivendicate e continueremo a farlo. Siamo convinti che solo quando non saranno 30, ma 3 mila i posti studio messi a disposizione da queste istituzioni, allora sì potrà affermare con coerenza di perseguire realmente il principio del diritto allo studio. C’è ancora da rimboccarsi le maniche, quindi.
Noi lo faremo come Studenti di Sinistra, assieme agli studenti e ai Collettivi di luogo, continuando a far valere fuori e dentro gli organi decisionali l’importante questione dell’apertura degli spazi!
E le istituzioni? Che intenzioni hanno? La Regione, il Comune, l’Ateneo e l’ARDSU si devono fare promotori di iniziative istituzionali volte ad ampliare gli spazi studio e di aggregazione per gli studenti, al contrario di come è stato fatto fino a questo momento. Al contrario, ad esempio, di quanto è accaduto all’aula cinema della Residenza Universitaria Calamandrei, che da qualche settimana è purtroppo a pagamento per tutti gli studenti non alloggiati. Per non parlare delle biblioteche (universitarie e comunali) che sempre di più riducono i loro orari e i loro budget, non riuscendo così a rispondere alle esigenze di cultura della cittadinanza. E potremmo continuare sulla mancanza di spazi parlando di aule affollate e strutture fatiscenti, per giungere alla grave questione abitativa che coinvolge gli studenti e i cittadini tutti. La strada, prima di poter parlare di Firenze come città realmente ospitale e realmente attenta a queste istanze, è ancora lunga.
Studenti di Sinistra
Laboratorio 15
Ark Costruendo
Filo da Torcere
Collettivo di Scienze
Collettivo di Lettere e Filosofia
Collettivo Nosmet
Codice Rosso
Rosso Malpolo
Laboratorio 15
Ark Costruendo
Filo da Torcere
Collettivo di Scienze
Collettivo di Lettere e Filosofia
Collettivo Nosmet
Codice Rosso
Rosso Malpolo
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