Oggi 28 maggio si è tenuta un'assemblea aperta finalizzata alla presentazione delle nuove lauree magistrali che verranno attivate dal prossimo anno accademico.
Prima di entrare sul contenuto dei corsi in questione, abbiamo consegnato ai partecipanti un piccolo opuscolo che riporta in forma fiabesca il processo che ha portato alla costruzione della nuova offerta formativa, che tutti possono scaricare cliccando sull'immagine.
Entrando nel merito, ecco alcune considerazioni. La struttura dei corsi di laurea potete osservarla da questo link.
La lm in Psicologia Clinica e della Salute e Neuropsicologia delinea due diverse figure:
- lo psicologo in ambito ospedaliero;
- il neuropsicologo;
Purtroppo queste due figure non sono state sufficientemente integrate e di conseguenza si confermano come due compartimenti stagni che poco interagiscono tra di loro.
Gli esami del primo anno inoltre, si confermano troppo incentrati sull'ambito clinico e non sono improntati alla preparazione di entrambe le figure professionali.
La LM in Ciclo di Vita e dei Contesti delinea tre figure professionali:
- lo psicologo dello sviluppo e dell'educazione;
- lo psicologo del lavoro e delle organizzazioni;
- lo psicologo di comunità.
Questo corso di laurea è stato costruito in modo da garantire conoscenze e competenze utili per tutti i settori disciplinari rappresentati e secondo noi risulta più rispettoso di tutte le componenti rappresentate rispetto all'altro prima citato.
In generale, abbiamo sottolineato che le importanti novità di questi corsi di laurea, ovvero gli stage formativi e l'insegnamento del codice deontologico, sono stati inseriti grazie ad un assiduo lavoro negli organi da parte dei Rappresentanti degli Studenti.
Sicuramente questo scenario delinea un mezzo passo avanti rispetto alla situazione a cui eravamo abituati, ma al tempo stesso non ci consente di accontentarci in nessun modo. La fiaba che abbiamo scritto è parte integrante delle nostre valutazioni e di fatto il processo di costruzione della nuova Offerta Formativa ha macchiato il risultato a cui si è arrivati.
In 5 anni di università non ho visto peggior schifo che quello che è successo a Psicologia. L'Ateneo - in particolare nella figura della prorettrice alla didattica - si è macchiato di viltà tale da costringere certe persone (che non faccio fatica a dire le migliori) a scegliere tra un profondo senso di comunità (il "bene di studenti") alla propria coscienza.
RispondiEliminaHo scritto questa cosina e preoccupatevi se la canto in giro. Si chiama "O Torretta tu sei maledetta", sull'aere di "O Gorizia tu sei maledetta", canzone antimilitarista che dovreste inserire nel vostro canzoniere se non l'avete già fatto.
Comunque sia andata, sia chiaro: prima o poi i crani faremo scalpir.
Ciao.
(clicca per un approfondimento su Canzoni Contro la Guerra)
RispondiEliminaO TORRETTA TU SEI MALEDETTA
Alla sera del 20 gennaio
s'apprestava la Torretta a occupare,
ma per colpa di un porco maiale
la protesta d'un colpo sfumò.
Giornalista per tua conoscenza
in fermento eran gli studenti,
trapelasti di fuori dai denti
e San Marco il tutto fermò.
O Torretta tu sei maledetta
ogni studente che sente sua scienza
dolorosa gli fu permanenza
e la laurea a niente servì.
Disertori del DSS
Che la guerra l'avete voluta
Vostra carne rimane venduta
al nemico di una profession.
O Geppetti che voi ve ne state
a Careggi su sedie di cuoio
meritaste un sol manicomio
per l'offerta che avremo a subir.
Per la Nozzoli nostra prorettrice
pur saremmo dei maleducati
ma se fossimo stati occupati
la sua testa doveva saltar.
Burattinai di questo Ateneo
mai agiremo a vostro imperio
dei padroni lo stesso criterio
ambo i crani faremo scalpir.
Cara Psi che tu non mi ascolti,
questo strazio galleggia le vene,
ma la rabbia si fa di pantere
e vendetta più fredda sarà.
O Torretta tu sei maledetta
ogni studente che sente sua scienza
dolorosa gli fu permanenza
e la laurea a niente servì.