Dopo anni di trattative e rivendicazioni, finalmente è ufficiale: l’aula studio del plesso di Sant’Apollonia è finalmente disponibile e usufruibile da tutti gli studenti. Si tratta di una doppia vittoria: per l’apertura in sè, ma anche per gli orari e i giorni di questa apertura. Abbiamo infatti ottenuto che quest’aula possa essere aperta anche nel fine settimana e fino alle 22.30.
Non è stato facile. Dopo oltre due anni di rivendicazioni da parte di Studenti di Sinistra e dei Collettivi delle varie Scuole, volte a riaffermare la necessità concreta degli studenti dell’Ateneo fiorentino di usufruire di spazi studio e di socializzazione, finalmente qualcosa si è mosso, a dimostrazione ancora una volta dell’importanza della partecipazione attiva da parte degli studenti che vivono l’università quotidianamente.
Il risultato parla da sé: 30 nuovi posti studio aperti invece che l’ufficio di una fondazione pseudo-pubblica. Certo, nulla di quantitativamente eccezionale, ma spesso è la qualità che conta, oltre che la prospettiva. Innanzitutto ci piace sottolineare che questa vicenda rappresenta la riaffermazione di un principio: gli spazi del DSU devono essere utilizzati effettivamente per il diritto allo studio, ovvero per dare risposta alle esigenze degli studenti. In secondo luogo, questo è il primo passo di un percorso ampio. Stiamo parlando di almeno altre 3 stanze nel solo stabile di Sant’Apollonia (1 al piano terra e 2 al primo piano) che, con lavori di messa a norma, possono divenire nuove aule studio: le abbiamo sempre rivendicate e continueremo a farlo. Siamo convinti che solo quando non saranno 30, ma 3 mila i posti studio messi a disposizione da queste istituzioni, allora sì potrà affermare con coerenza di perseguire realmente il principio del diritto allo studio. C’è ancora da rimboccarsi le maniche, quindi.
Noi lo faremo come Studenti di Sinistra, assieme agli studenti e ai Collettivi di luogo, continuando a far valere fuori e dentro gli organi decisionali l’importante questione dell’apertura degli spazi!
E le istituzioni? Che intenzioni hanno? La Regione, il Comune, l’Ateneo e l’ARDSU si devono fare promotori di iniziative istituzionali volte ad ampliare gli spazi studio e di aggregazione per gli studenti, al contrario di come è stato fatto fino a questo momento. Al contrario, ad esempio, di quanto è accaduto all’aula cinema della Residenza Universitaria Calamandrei, che da qualche settimana è purtroppo a pagamento per tutti gli studenti non alloggiati. Per non parlare delle biblioteche (universitarie e comunali) che sempre di più riducono i loro orari e i loro budget, non riuscendo così a rispondere alle esigenze di cultura della cittadinanza. E potremmo continuare sulla mancanza di spazi parlando di aule affollate e strutture fatiscenti, per giungere alla grave questione abitativa che coinvolge gli studenti e i cittadini tutti. La strada, prima di poter parlare di Firenze come città realmente ospitale e realmente attenta a queste istanze, è ancora lunga.
Studenti di Sinistra
Laboratorio 15
Ark Costruendo
Filo da Torcere
Collettivo di Scienze
Collettivo di Lettere e Filosofia
Collettivo Nosmet
Codice Rosso
Rosso Malpolo
Laboratorio 15
Ark Costruendo
Filo da Torcere
Collettivo di Scienze
Collettivo di Lettere e Filosofia
Collettivo Nosmet
Codice Rosso
Rosso Malpolo
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